Pillole di Mental Tennis: Motivazione

Pillole di Mental Tennis
Sicuramente sapete che il tennis è uno sport in cui la componente mentale riveste una parte fondamentale nell'arco di una partita.
Quello che, forse, non sapete è come allenare e migliorare alcuni aspetti mentali del vostro gioco semplicemente mentre state giocando a tennis e continuando a divertirvi. Mi occupo di preparazione mentale per giovani tennisti da alcuni anni e quello che mi capita di vedere sono questi due estremi:
La prima pillola è dedicata al concetto di Motivazione.
PILLOLA 1 : MOTIVAZIONE
Il problema:
Sono presenti in psicologia fiumi di letteratura scientifica sul concetto di motivazione. Quello che generalmente hanno in testa gli insegnanti di tennis con questa parola ,per loro importantissima, comprende un insieme di componenti visibili ad occhio nudo:
quanto un giocatore ci tiene ad allenarsi, la sua precisione negli appuntamenti, la cura nei confronti degli allenamenti, la dedizione, lo spirito di sacrificio, la voglia di apprendere.
I problemi per il maestro di tennis arrivano quando a lezione si trova davanti ad allievi bravi, seri e disciplinati, che tuttavia quando vanno a giocare la partita:
si disuniscono, si arrendono alle prime difficoltà, non combattono, non prendono scelte lucide, buttano via i punti. In una parola, il maestro ci dice: quel ragazzo in partita "scioglie". Questa situazione si osservare anche in giocatori di classifica elevata che faticano a ottenere vittorie contro avversari di pari livello.
Che si fa?
Definizione:
Delimitiamo quindi il concetto di motivazione al campo della partita di tennis e definiamolo secondo I dettami federali con:
"la capacità di lottare ogni punto del match senza arrendersi"
La possiamo allenare questa capacità?
Si, ecco di seguito un esercizio.
Nome: Match di contenimento
Regole del gioco
Due giocatori si sfidano a fare dei punti o una partita, col servizio o con la palla messa in gioco in cui:
non è possibile chiudere il punto, non è possibile accelerare, è vietata la palla corta.
Si può vincere il punto solamente quando il nostro avversario commette un errore (colpo a rete o fuori dal campo)
L'obiezione più frequente:
"Maestro , ma così mi vuoi far fare il pallettaro?"
Questa è una frase che potremmo sentire quando si propone questo lavoro. E' importante trasmettere che questo non è il modo in cui vogliamo che il nostro allievo/a debba giocare, bensì è un lavoro per allenare la capacità di lottare su ogni palla.
Su cosa andiamo a lavorare:
In questo modo l'allievo sviluppa la capacità di familiarizzare con la palla che torna sempre dall'altra parte, allena la pazienza, allena la capacità di non prendere scelte (anche non scegliere vuol dire scegliere), allena la capacità di cercare di vincere il punto ragionando e muovendo l'avversario facendolo stancare, si abitua ad avere rispetto del punto.