Full Metal Alchemist: dal dolore evolutivo in adolescenza al diventare adulti

30.10.2022

Full Metal Alchemist è un manga giapponese di grandissimo successo che è stato trasposto in una serie animata formata da 64 episodi.

Trovo formidabile la capacità di questo anime di proporre, condensare e affrontare le difficili sfide che gli adolescenti e i giovani adulti devono fare per appropriarsi della propria vita e per trovare le proprie risposte a delle domande fondamentali.I protagonisti dell'anime sono due fratelli: Edward e Alfonse Elrich figli di un grande alchimista di stato.

Il padre però abbandona la moglie e i figli in tenera età per affrontare un viaggio misterioso.Poco dopo la madre dei due bambini ,sfortunatamente, si ammala e muore.I due bambini rimangono soli ed affidati alle cure della nonna e si difendono dal dolore della perdita con la speranza di un nuovo progetto: riportare la madre in vita grazie all'alchimia in quello che viene definito "rito della trasmutazione umana".

Le cose però non andranno per il verso giusto. Per compiere il rito i due fratelli aprono un portale dimensionale nel quale incontrano "La verità" ovvero il custode dell'ordine del mondo.Questa entità spiega ai due fratelli l'impossibilità del loro progetto a causa della "legge dello scambio equivalente": in alchimia per creare qualcosa di nuovo o per ripristinarlo occorre sempre sacrificare qualcosa.

La Verità decide di punire i fratelli per la loro azione sventata sottraendo a Edward una gamba e ad Alfonse l'intero corpo.Usciti dal portale dimensionale e tornati alla realtà Edward, per salvare Alfonse dalla morte, è costretto a ripetere il rito e a sacrificare anche il suo braccio destro per saldare l'anima del fratello ad una pesante armatura di ferro e continuare così a farlo esistere nel mondo degli umani.

Edward e Alfonse ,dopo questa terribile esperienza traumatica, diventano famosi in tutto il mondo per essere stati i più giovani alchimisti della storia ad aprire questo portale.Dopo un duro addestramento, ricevono il titolo di Alchimisti di stato e prendono la decisione di intraprendere un viaggio alla ricerca della leggendaria pietra filosofale: unico oggetto che permetterebbe ai giovani Alchimisti di recuperare il corpo perduto.

Prima di partire per l'inizio dell'avventura, i due fratelli compiono un ultimo gesto estremo: danno fuoco alla propria casa d'infanzia per "non avere la tentazione di tornare indietro senza essere riusciti a recuperare il proprio corpo".Basta fermarsi a questo incipit per cogliere i nessi che accomunano la trama di questo anime con la visione psicoanalitica dell'adolescente.

Ogni adolescente ,per la psicoanalisi, anche se non ha fatto la concreta e traumatica esperienza di perdere la propria madre è comunque impegnato in un processo di lutto: deve perdere il rapporto esclusivo, intimo e privilegiato col corpo della madre, perde il proprio corpo infantile, perde il mondo dell'infanzia.Il corpo stesso prima percepito come armonico e proprio diventa, a seguito dei repentini cambiamenti, luogo di insicurezze, timori, paure.

Ma perchè utilizzare il termine lutto? Si potrebbe obiettare che utilizzare il termine "lutto" per descrivere un processo normale di crescita potrebbe apparire esagerato.Tuttavia Freud nel suo famoso saggio Lutto e Melanconia (1915) ha descritto il lutto come un processo difficilissimo, enigmatico e misterioso.

Nel lutto la psiche deve ritirare la libido investita nell'oggetto o nella relazione perduta e solamente dopo averla fatta transitare all'interno del proprio Io potrà essere di nuovo libera di cercare un nuovo oggetto nella realtà esterna.Il ritorno della libido sull'Io riporta a un reinvestimento di antiche tracce psichiche, detto più semplicemente: il soggetto è costantemente attraversato dai ricordi del passato.

La libido però può bloccarsi in questa fase, può rimanere imprigionata nell'Io e questo può portare alla condizione clinica della Melanconia.Depressione e melanconia appaiono dunque delle tappe necessarie in adolescenza nella misura in cui il proprio corpo da bambino è perduto per sempre e con esso la possibilità di avere un rapporto di un certo tipo con la madre.

Il mondo si spalanca davanti all'adolescente e se non è guidato da figure adulte di riferimento in questo processo di crescita che mette fortemente in crisi la propria identità può rischiare di rimanere impantanato. Winnicott fedelmente a Freud ha sempre sostenuto il rapporto di interdipendenza e interconnessione dei processi psichici con quelli corporei: la mente si struttura a partire dalle primissime esperienze somatiche.

Se quindi il corpo è la casa della psiche la sensazione che invade l'adolescente è ben dipinta dalla scena dell'anime in cui i due fratelli Elrich dopo aver perduto i loro corpi decidono di bruciare la propria casa per non avere la tentazione di tornare indietro.L'adolescenza è in questo senso un viaggio senza ritorno, un biglietto di sola andata.

Probabilmente proprio per questa irreversibilità gli adolescenti e i giovani adulti hanno una particolare sensibilità per i temi che riguardano il rapporto tra la vita e la morte.

Lavorando con adolescenti e giovani adulti si rimane spesso folgorati dalla potenza del paradosso che vivono: l'adolescenza è al contempo sia l'età di maggiore esplosione della vita nel corpo che quella in cui ci si sente più vicini alla morte, quella in cui si dialoga maggiormente con essa, quella in cui ci si espone spesso a rischi incalcolabili solo per "scamparla"."Sentirsi vivi" diventa un esigenza del Sè adolescenziale nonostante si stia vivendo il periodo massimo di fulgore del proprio corpo.

L'anime apre anche a riflessioni estremamente attuali di carattere bioetico.Se immaginiamo, appunto, che l'alchimia possa essere paragonata al moderno progresso scientifico la domanda che scuote l'intreccio degli eventi potrebbe essere: fino a che punto ci si può spingere oltre nell'uso di soluzioni magiche, immediate, tecnologiche senza imperfezioni e fino a che punto si resta umani?

Il monito che lancia "La Verità" nell'esigere il rispetto della "La legge dello scambio equivalente"può essere assimilato alla legge delle castrazione edipica che per la psicoanalisi è il garante del patto generazionale e vitale: non si può avere tutto, non si può sapere tutto, non si può essere tutto.

Tuttavia le legge della castrazione può diventare vitale e non mortificante solo a patto di una buona identificazione col registro del paterno.Non a caso l'antagonista principale del manga sarà infatti "un padre" dall'ambizione smisurata che punta attraverso l'Alchimia a voler essere l'essere perfetto.

I due fratelli nel corso dell'avventura arriveranno a una profonda trasformazione delle proprie convinzioni: se infatti inizialmente tentano di aggirare le leggi della vita per riavere la propria madre, nel finale, riusciranno a completare il proprio processo di lutto e ricercare "tracce" della propria madre all'esterno nelle amicizie e negli amori. (Quello che per Freud sono i gli oggetti nuovi di investimento).

L'esperienza psicoanalitica in tal senso si propone come quell'esperienza nuova che può permettere all'adolescente e al giovane adulto di fare un viaggio che gli consenta di diventare adulti senza che questo sia percepito come un atto di resa resa conformistica nei confronti dell'Altro. Non si può diventare adulti liberi per compiacere i propri genitori, né per le pressioni dell'ambiente sociale né per compiere un movimento di ribellione in cui si erigono muri e barriere per difendersi dalle richieste eccessive dei genitori.

Ancora più rischiosa appare la scelta di una falsa crescita: rimanere al punto di partenza, rifugiarsi in un onnipotenza magica e fantastica per non rischiare di mettersi alla prova.

In tal senso la fuga nel digitale, nelle dipendenze, in se stessi, nei propri sintomi, nella sensazione di non poter essere mai compresi, in interessi culturali non condivisi possono rappresentare l'opposto dell'esperienza del viaggio.

In conclusione Edward e Alfonse tentano una via breve per sfuggire al dolore evolutivo, la via del potere magico. Solo l'esperienza del fallimento, del mettersi in discussione spalancherà le porte di un viaggio che potrà diventare arricchente e permetterà ai protagonisti di diventare gli adulti che desiderano essere.

Dott. Giovanni Fiderio